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Bonus giardini, incentivi fino al 36% anche per le terrazze fiorite Economia 

Bonus giardini, incentivi fino al 36% anche per le terrazze fiorite

Il nuovo bonus per il verde urbano del 36% vale 600 milioni di euro. È questo, secondo le stime del Governo, l’impatto che potrà avere lo sconto fiscale, inserito nella legge di Bilancio 2018, dedicato a giardini, terrazzi, balconi. Gli interventi riguarderanno soprattutto ville, villini e palazzi di pregio ma anche normali condomini. Non è, però, la sola novità in arrivo. Cambia anche l’ecobonus del 65%, che sarà supportato da un nuovo fondo di garanzia pubblico e che non riguarderà più alcuni interventi, come la sostituzione di infissi e schermature e le caldaie a condensazione e a biomasse.

Tra i vari casi che dovrebbe prevedere il bonus verde annunciato ieri dal ministro Maurizio Martina e che si attende diventare operativo entro l’anno, è contemplato anche «chi per esempio ha una casa con giardino dove fare grosse potature, o ha una siepe malata da sostituire con una sana, o anche un impianto irriguo da installare o sostituire» come spiega Francesco Mati, presidente della Federazione di prodotto florovivaistico di Confagricoltura.

«Questo bonus per la cura del verde vale sia per i privati che per i condomini – aggiunge Mati – e ci rientrano anche le spese relative al progetto da far realizzare a un progettista del verde e non all’amico dell’amico che aveva il nonno contadino. Anche se voglio trasformare in giardino un’area incolta sarà possibile usufruire di questi sgravi. C’è bisogno di giardini curati che aiutino la qualità dell’aria e la biodiversità».

«È un primo passo questo – prosegue Mati – non un punto di arrivo. Ora ci piacerebbe ottenere la riduzione dell’Iva sul lavoro dei giardinieri: perché devo pagare il 22% per un giardiniere che mi taglia la siepe mentre ne pago la metà o anche meno per un operaio che mi sostituisce la finestra?».

Il bonus verde è salutato con favore anche da Coldiretti e Cia-Agricoltori Italiani. «Le piante – sottolinea Coldiretti – concorrono a combattere le polveri sottili e gli inquinanti gassosi ma in Italia ogni abitante dispone nelle città capoluogo di appena 31,1 metri quadrati di verde urbano. Per questo sono importanti le misure di defiscalizzazione degli interventi su giardini e terrazzi previsti nella manovra».

«Aspettiamo ora di leggere le relazioni al provvedimento – osservano i tecnici della Cia – ma stando agli annunci del ministro si tratterà di una detrazione fiscale, quindi auspichiamo che lo strumento diventi immediatamente operativo con una circolare».

«Finanziamo attraverso una detrazione del 36% – spiega il ministro dell’Ambiente, Gianluca Galletti – tutti gli interventi su aree scoperte private di edifici esistenti, unità immobiliari, pertinenze o recinzioni, impianti di irrigazione e realizzazione pozzi, per le coperture a verde e i giardini pensili.

Una misura – prosegue Galletti – che va in perfetta sintonia con tutte le azioni di efficienza energetica fin qui portate avanti dal governo per le abitazioni e i condomini, a partire ovviamente dall’ecobonus».

«È una norma – aggiunge Galletti – che può, proprio al pari del successo riscontrato dal bonus per le ecoristrutturazioni, determinare grosse opportunità su due fronti: in primis quello della lotta alle polveri sottili e allo smog, ma anche della riqualificazione urbana, di cui il privato è attore irrinunciabile, aprendo una fase di nuove opportunità e sperimentazioni per l’abitare efficiente e sostenibile».







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